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Brigitta 1988

Sono la seconda di quattro fratelli. Da piccola ero un terremoto. Facevo davvero impazzire tutti soprattutto tenevo nel mirino i miei fratelli. Ricordo che era il giorno prima del mio quattordicesimo compleanno e uno dei miei fratelli mi aveva promesso di portarmi in giro per i negozi. Aspettavo quel giorno da tanto.

Essendo unica femminuccia in famiglia non mi facevano uscire spesso quindi questo per me era un evento imperdibile. Purtroppo per me una telefonata inaspettata scombino i miei programmi della giornata. Il fatto che mio fratello mi dava buca per incontrare una ragazza era inaccettabile per me e decisi di sabotare il suo incontro.  In séguito vidi mio fratello chinato sul lavandino a lavarsi i capelli e colsi al volo l’occasione di nascondergli lo shampoo, sapendo che si sarebbe arrabbiato. Volevo fargli cambiare idea.  Mi chiese gentilmente di ridarglielo una, due, tre volte ma io invece di ascoltare mi girai per scappare. In quel momento lui d’istinto, per fermarmi mi afferrò ma per il collo. Non sentii niente, parlo di dolore oppure sensazione di soffocamento. Da li in poi la mia realtà cambiò.

Mi sentii afferrare per le spalle da una forza indescrivibile era come essere risucchiati giù dentro un tunnel di stelle. Tanto veloce da vederle allontanarsi alla velocità della luce. Di colpo tutto si fermò. Mi ritrovai sospesa a mezz’aria, immobile nel buio più denso e assolutto. Ricordo che cercavo vanamente di scorgere qualcosa o qualcuno.  Notai di poter vedere a 360°  e cioe in tutte le direzioni nello stesso istante. Ricordo la sensazione di attesa, come se dovesse arrivare qualcuno o qualcosa, sentivo che c’era un seguito a quella situazione di stallo. Lentamente quel buio denso e impenetrabile diventò di un grigio caldo e rassicurante. Cominciai a capire che non avevo paura, fecci come per guardare in basso è per mio stupore scorsi che al posto del corpo, al altezza del petto c’era una palla di luce di un bianco candido raggiante che lentamente illuminava sempre di più tutto attorno senza però scorgere altro che buio.  Non saprei in che altro modo descrivelo .

Sembrava pero come se non potessi scorgere dei confini. Ad un certo punto cominciarono ad arrivare a raffica le domande. Domande come: chi e Dio, se esiste, come siamo nati sulla terra, domande che sinceramente non mi ero mai fatta in precedenza perché troppo giovane per pensare a cose cosi serie. Nello stesso istante avevo le risposte. Ero sbalordita, cominciai a sentirmi tutt’uno con quel posto. Il sapere senza confini riempiva i vuoti. Essendo cosi giovane la mia mente erea come una stella vergine con tanta sete di sapere. Ricordo  tutte le sensazioni positive che ero in grado di provare mano mano che passava il tempo, mi sentivo sempre più, come se acquistassi una qualche forza illimitata. Non sentire il peso del corpo dava una tale dimensione di liberta iragiungibile sulla terra. Tutte le sensazioni positive che ho provato ergono amplifficate all’ennesima potenza.

Poi di colpo tutto fini. Sentivo il mio corpo, ogni centimetro del mio corpo trafitto da mille aghi persino negli occhi , come se si risveegliasse poi dolori lancinanti in ognidove, mi sentivo stanca come se stessi per addormentarmi. Cominciai a vedere come dei flesh, vidi il viso di un ragazzo chinato su di me che mi chedeva : mi senti? Resta sveglia!  Ricordo che tentavi di dirgli di non toccarmi perché sentivo male dappertutto. Il prossimo ricordo che ho e di esermi risvegliata  al ospedale nella dalla osservazione. Ogni tanto a privo gli occhi e vedevo o i camici bianchi o mia madre, mio fratello,... In seguito mi raccontarono che era successo, e cioè che mio fratello mi aveva affermato per il collo. Facendo pressione alla carotide non arriva più ossigeno al cervello. Purtroppo la combinazione vuole che io hp anche un malfunzionamento cardiaco, il tutto ha fato si che il mio cuore si fermasse.  Ricordo le contusioni al petto per la manovra, i colpi sferrati mi perché non riuscivono ad farmi tornare in vita.  Mi ci volle molto tempo a non odiare il mondo intero. Ho passato molti mesi da sola in camera mia. Ricordo che questa esperienza mi ha lasciato il desiderio di solitudine, strano ma vero.  Ancora oggi ricerco l’isolamento, la meditazione,... Ora ricordo con piacere tutto ciò.

Fabio

Mi trovavo in ospedale, a causa di un incidente subacqueo accaduto il giorno stesso. La sera, per una serie di circostanze, misi firma e andai in pizzeria con i miei amici e compagni dell’ equipe subacquea di cui facevo parte, tra cui c’ era anche un medico chirurgo. Eravamo seduti al tavolo. I miei amici, improvvisamente videro che le mie pupille si ritraevano per mostrare il bianco. In faccia diventati di tutti i colori e caddi all’ indietro sul pavimento. Il medico non potè che ricontrare un decesso fulminante.

Invece, ecco il mio racconto. Ero seduto al tavolo aspettando di mangiare quando, d’ un tratto, vidi una sorta di sipario nero che saliva dal basso, e che in breve oscurò completamente i miei occhi. Mi ritrovai in un istante proiettato nel mezzo dell’ universo. Ero sorpreso, guardavo tutto con curiosità, e mi chiesi cosa ci facessi là. Non avevo il minimo ricordo di chi fossi “io” nella vita terrena, nessun immagine, nessun riferimento alla terra, ma avevo la certezza assoluta di essere “Io”, mi riconoscevo cioè come entità pensante, sebbene tutti i riferimenti fossero venuti a mancare. Ciò nonostante, mi meravigliai di non avere un corpo. E mi immaginai come un puntino luminoso. Dopo pochissimo tempo in lontananza vidi un piccolo punto nero, diventare via via più grande. Un buco nero che sembrava avvicinarsi a me (anche se, con il senno del poi, non avrei potuto dire se fossi stato io a muovermi verso il buco nero o viceversa). Mi trovo adesso di fronte a questa galleria, io procedo ed entro. La soglia è attraversata da un gas bianco-grigio, sembra ovatta. Io procedo, entro e mi ritrovo in una sorta di tunnel di cui non si vede la fine. E’ buio, ma mi abituo a questa penombra velocemente. Io procedo di moto non mio. Mi chiedo come mai, anche senza occhi io riesca a vedere, e sento che anche gli altri sensi sono attivi. Percepisco l’ ambiente in cui sono nella sua totalità, ma non ho il corpo. Dopo un oò, vedo delle luci velocissime che arrivano dalla direzione opposta alla mia, e mi sfrecciano accanto. Anche da dietro arrivano altre luci che mi sorpassano a velocità folle e spariscono innanzi. E mi chiedo, da dove vengono quelle luci? Dove vanno? Cerco di vedere la fine del tunnel ma la galleria non è dritta, curva leggermente a sinistra, per cui è impossibile vederla. Con mia grande meraviglia scopro in quella realtà di possedere un senso in più, una capacità in più. Riesco a vedere dove sto andando se mi concentro. E’ un posto pieno di luce, luce abbagliante e null’ altro. Ma è solo la soglia. E’ là che stavo andando. Poi pensai, se vado là non potrò più tornare indietro.

E subito dopo affermai: ma io non voglio andare là, io voglio tornare indietro! E, improvvisamente, mi fermai. Mi meravigliai, e mi domandai come mai fosse stato così semplice. Cominciai a retrocedere, sempre con moto non mio, sena voltarmi, la qual cosa mi colpì. Il viaggio durò molto meno tempo del percorso che avevo già fatto, e in un attimo mi ritrovai fuori dal tunnel. Ero nuovamente nello spazio. Vedevo le stelle, le nebulose, i pianeti, ed io ero là in mezzo. Nella mia realtà io ero vermante nello spazio siderale. Prima di entrare nel tunnel ero sorpreso e non avevo potuto apprezzare la bellezza del cosmo. Adesso invece sono più rilassato, mi sento sereno, e mi commuovo davanti a tanta grandiosità. Mi visualizzo con le braccia aperte in estasi anche se non ho il corpo. Dopo un pò di tempo, da una parte precisa dello spazio, “sento” una presenza, qualcosa, qualcuno non so spiegarlo. Non ho visto niente e sentito nessuna parola, e ciò nonostante d’ un tratto, mi accorgo che il mio interlocutore era stato sempre là, e mi aveva seguito, mentre ero nel tunnel, ed in qualche modo mi aveva forse aiutato a tornare indietro. Iniziammo un dialogo silenzioso. Un immenso e incondizionato amore. Un flusso di bene. Continuammo così per un pochino, poi in qualche modo ho sentito che dovevo andare. Ma mi fermai volontariamente ancora un poco, tanto era sublime quello stato dell’ essere. Poi capìi che dovevo andare. Ringraziai e mi congedai. Mi svegliai sul letto di una barella, sorridendo. Attorno a me i miei amici piangevano, c’ era tanta gente. Mi si avvicinò il mio amico medico facendomi qualche domanda per capire se avevo danni cerebrali. Ero rimaso circa venti minuti con l’ arresto delle funzioni cardiorespiratorie. Mi portarono in ospedale, e là restai altre due settimane. E’ la prima volta che racconto quanto mi è successo al di fuori dei miei amici. E’ un esperienza che va condivisa.

Mario

In Africa sono stato morsicato dalla zanzare contraendo la relativa malaria, naturalmente si trattava del ‘plasmodium falciparum’ la più pericolosa e con il più alto tasso di mortalità. Non avendo gli stessi sintomi della malaria ‘tradizionale’ febbre elevata ecc il mio medico senza visitarmi ha escluso l’infezione.

Dopo una settimana dal rientro mia moglie mi ha trovato in stato assente disteso sul letto, richiesto l’intervento del 118, quando è arrivato il dottore ha diagnosticato che il mio cuore si era fermato dopo un’iniezione nello sterno mi ha trasportato in ospedale dove il neurologo ha giudicato il mio caso chiuso per morte, ma un dottore mio amico ha voluto insistere nelle terapie del caso e dopo alcuni giorni di coma ed una lenta ripresa durata più di 3 mesi sono tornato a casa. Non so quando ho vissuto l’esperienza del viaggio in questa LUCE indescrivibile e meravigliosa, dove sono stato avvolto da tanto amore e pace ritrovandomi in un luogo dove si respira tanta gioia alla presenza di fiori enormi e meravigliosi, con profumi inebrianti. Li in quel luogo ho incontrato i miei genitori defunti da alcuni anni e solo mia madre mi ha rivolto la parola dicendomi che non era ancora la mia ora dovevo tornare e nonostante il mio disappunto ha insistito sul mio rientro. Ho anche parlato con mio nipote morto nel 1994 a seguito di incidente stradale all’età di 18 anni ed anche lui mi suggeriva che dovevo tornare.’ Quanto avrei voluto rimanere!  ‘niente sono tornato e solo dopo alcuni giorni,( anche perché per i primi 15 giorni non riuscivo ne a muovermi (tetraplegico) ne riuscivo a parlare in quanto ero intubato), avendo mille timori di essere frainteso ho raccontato l’accaduto a mia moglie Cristina. La mia esperienza meravigliosa mi ha cancellato la paura della morte in quanto,   quando si muore esiste qualcosa, ma sopratutto nell’aldilà ci si ritrova con i propri cari, in più il mio credo mi da la certezza che Dio ci aspetta con goia.

Flavio 2015

Ero sul lettino in corsia al pronto soccorso. Forse erano le 22 o le 23. Mi sentivo freddo in tutto il corpo con la nausea che mi riempiva fin dentro le ossa, continuamente. Anche la sensazione di formicolio era fitta in tutto il corpo.

In quel momento ho sentito come se un gas uscisse da tutti pori della mia pelle, come se prima era sotto pressione e ora usciva, come aria in una pentola a pressione.

Contemporaneamente a quella sensazione simile a una valvola che si apriva, ho sentito i suoni DIMINUIRE DI VOLUME, come se avessi il cotone nelle orecchie. Tutti i suoni iniziavano a ‘rimbombare’, divenivano sempre più deboli. Mi sentivo debolissimo e la sensazione di nausea e di formicolio diminuiva insieme al volume dei suoni.

‘Ecco, adesso sto VERAMENTE morendo’ pensai. Pensai anche: ‘Massima allerta Flavio, non ti far sorprendere dall’Oblio. Rimani attaccato il più possibile con l’attenzione a tutto ciò che puoi percepire’

Ero incredibilmente sorpreso da quella percezione dei suoni che diveniva sempre più debole e rimbombante, ovattata, proprio come nei film e nei documentari. Credevo fosse una trovata scenica, invece a quanto pare è reale.

Ero con il tronco alzato sulle gambe sdraiate quando iniziarono quelle sensazioni. In 6-7 secondi circa mi accasciai sul lettino. In quei secondi mi sentivo sempre più debole ma allo stesso tempo svanivano le sensazioni orribili della nausea e del formicolio fino alle ossa.

Raggiunta la posizione sdraiata la sensazione dei suoni esterni era cessata. Gli occhi mi si chiusero e non riuscivo più ad aprirli. Rimase quella dei suoni interni al corpo per circa 5 secondi dopodiché neanche quelli. Anche il suono del battito del cuore cesso’.

Tuttavia ero sveglio. Nei 2 secondi successivi svanì anche la sensazione tattile del corpo sul lettino e quella dell’interno del corpo.

L’ultima sensazione tattile che ebbi fu quella di essere una sorta di ‘spazio’ che saliva dal corpo alla testa verso la sommità cranica. Pensai: ‘E’ proprio la morte! Sto per uscire dalla fontanella!’.

Poi non sentii più nulla ma ero sveglio, cosciente, all’erta.

Era tutto buio e la sensazione di buio NON corrispondeva a quella che mi avrebbero dato le palpebre chiuse con le luci al neon accese sopra. Era una vera e propria ASSENZA DI COLORI. Non era neanche ‘nero’ dava la sensazione di essere ‘assenza di percezione visiva’.

Questo durò un secondo. Dopodiché ebbi la sensazione di essere un qualcosa senza forma, un qualcosa senza corpo immerso in una nebbia con il colore del nulla, quel colore privo di colori di prima. Mi sentivo coraggioso ma avevo anche un po’ paura.

Ero pronto a difendermi da esseri ostili, sparandogli ‘palle di fuoco’. Sentivo che potevo farlo, che il fatto mi di essere in grado di pensarlo mi avrebbe permesso di farlo. Questo aumentava la mia sicurezza.

Rimasi in quella nebbia ancora qualche secondo. Poi dopo altri 5 secondi SENTIVO NUOVAMENTE IL MIO CORPO. La sensazione tornò molto lentamente e gradualmente così come era andata via. Anche la sensazione dell’udito tornò gradualmente. L’ultima capacità a tornare fu quella del movimento degli arti. Tornarono anche le sensazioni sgradevoli. Anche se erano diminuite durarono tutta la notte fino alla mattina dopo, fino alle 8.

Concetta

Quando io avevo circa cinque anni annegai in mare aperto. Un onda  ribaltò la barca dove ero seduta insieme a dei parenti. Quella mattina  fui l’unica bambina a trovarmi sul fondale del mare in compagnia di un cono di luce. Nonostante l’acqua  mi riempisse i polmoni, il cono di luce mi faceva respirare ed insegnava a nuotare ( in maniera velocissima e telepatica). Così mi salvò la vita.

Tutto questo potrebbe sembrare un ricordo alterato di una bambina, ma mi creda, mi trasformò la vita. Nei periodi successivi iniziai ad essere una bambina speciale,  vedevo cose , esseri e persone che gli altri non vedevano, ma soprattutto  facevo sogni premonitori di cui i miei genitori avevano paura... infatti al mio risveglio passavano solo pochi minuti dal loro racconto che quanto detto accadeva.

All’età di diciotto anni l’epilogo. A quel tempo fui sottoposta ad un banale intervento chirurgico ai turbinati. Questo intervento chirurgico doveva durare massimo 30 minuti invece uscii dalla sala operatoria dopo 5 ore perchè stavo morendo con una emorragia interna.

in quanto mi ritrovai fuori dal corpo come per vegliarlo. Io mi trovavo ad osservarlo serenamente alla stessa altezza del lettino operatorio, alle spalle della mia testa fisica. Vedevo  il mio corpo come una madre osserva un figlio piccolo nella culla . Si!  io amavo quel corpo  anche se avevo difficoltà a riconoscere che fosse mio.  Di li a poco una luce abbagliante apparve alla mia destra. Essa con grande fermezza ed autorità mi ordinava di non voltarmi ( ma senza parole..io  non  avevo bisogno di parole per sentire) . La luce mi ordinava di non voltarmi perché” non era un posto che io dovevo vedere”. Quell’essere imponente poggiò la sua mano sul mio volto fisico il quale era  immobilizzato dall’anestesia, spostandolo. Così  il sangue uscì dalla bocca sbloccando la mia gola……..ero salva.  A quel punto ho iniziato a volteggiare in aria ma solo per attraversare un muro e ritrovarmi di fianco ad una suora che nella stanza accanto sterilizzava dei ferri chirurgici. Le procurai un fastidio come se l’avessi spaventata causandole una distrazione da ciò che faceva. Grazie a questo spavento (ero un fantasma???)  la suora alzò lo sguardo e si accorse quanto accadeva dal grande vetro a lei di fronte, dal quale poteva vedermi. Ricordo le sue urla nel vedermi perdere sangue e l’intervento immediato dello staff medico. All’improvviso mi sono sentita risucchiata in un posto che sapevo! essere il mio cervello!! ..era buio e vi rimasi per qualche secondo aspettando che succedesse  qualcosa poi il mio risveglio ed una serie di prove di quanto mi era accaduto. Dopo  una settimana tornai a scuola ed una mia compagna di classe mi disse che si sentiva di dovermi far leggere un libro e che era sconvolgente così me lo prestò. Si intitolava  “La Vita oltre la vita” ma non fu l’unica cosa che accadde perché da quel giorno sino ad oggi  l’Essere che mi salvò la vita ha sempre fatto in modo di farsi capire standomi  accanto  risolvendo concretamente ogni cosa. Una sola volta mi ha parlato per pochi secondi  e mi ha abbracciata  sono riuscita a sentirlo come qualcuno che cerca di sintonizzarsi con una radio e tantissimo altro che sa di miracolosamente assurdo … comunque quello che voglio dirle è che tutto quello che ne è derivato nella mia vita soprattutto il mio precoce cambiamento orientato al bene e a convincere la gente che “ DIO ESISTE”. Grazie per avermi ascoltata.

Angelo

Cio’ che ho vissuto. e che e’ accaduto al mio corpo, dal 19 a tutta la notte del 24 Febbraio 2010, é veramente materia  per  ricercatori  aperti.

E’ molto difficile desrivere qui, anche volendoci dedicare alcune ore (a meno che non decida e possa scrivere un libro in cosi poco tempo) tutto cio’ che ho vissuto e che e’ anche accaduto, la notte del 24, al mio corpo esternamente (di cio’ fu raccontato a mia moglie (il 26 in occasione del mio trasferimento ad altra struttura ospedaliera) dall’infermiere (anchegli testimone dell’accadutomi durante la notte del 24) incaricato dal medico perche’ egli era impegnato con altro paziente); e, soprattutto, internamente.

Carissimo/i Fratello/i, sono pienamente coscente di cosa potresti/e pensare a questo punto della lettura, ma, credimi, ho riportato con me, al mio ritorno, tanti ricordi di fatti vissuti e conoscenze acquisite, che trovo vera difficolta’ a poter scrivere qui/ora tutto e nella maniera piu’ dettagliata.

Provo ora a scrivere qualcosa, prendendo qua e la’ della straordinaria esperienza vissuta in quei 6 giorni ogniqualvolta che chiudevo gli occhi.

Innanzi tutto la mia esperienza vissuta e’ stata a livello veramente spirituale, da non confondere con quelle vissute a livello meta-fisico o fisico, e nemmeno con quelle che consistono nel solo:
“sentirsi senza un corpo-fisico, attraversamento di un buio tunnel, vedere una grande Luce,  sentirsi avvolti/immersi in una gran Pace ed Amore, sentire soavi musiche e/o dolci profumi, vedere meravigliose forme e colori o luce dorata, vedere personaggi religiosi, vedere catastrofi o cose simili, ecc..

So’ che cio’ che ho vissuto non e’ stato al livello massimo Spirituale, ma e’ stato al di sopra, cioe’ prima, della realta’ del cosmo creato, con tutte le sue galassie, universi/dimensioni, sistemi solari e pianeti con tutte le creature viventi, esseri unani ed altri.

La mia esperienza si puo’ soltanto definire con il termine “ Straordinaria”, con la “S”  maiuscola, perche’ ha riguardato cio’ che c’e’ e che accade tra il SIGNORE DIO PADRE ed i Suoi FIGLI TUTTI da esso stesso  GENERATI  (non creati) a sua Immagine e Somiglianza e quindi con piena Liberta’ di Volere ed Essere; senza alcuna limitazione ne’ distinzione tra Essi, di qualsivoglia genere, in quanto Espressione e Prolungamento-Espansivo di ESSO STESSO.

Questa Straordinaria esperienza inizio’ (tre anni e mezzo orsono) nel sentirmi improvvisamente totalmente immerso in una Gran Pace, mi sentivo anche molto Presente e con una straordinaria Consapevolezza (simile allo stato di meditazione profonda) e avvolto, come in un abbraccio, da un immenso-indescrivibile AMORE che mi faceva sentire in una Felicita’ di fondo e che a me si imponeva come un immenso/smisurato AMORE PATERNO che mi impregnava di Sicurezza e Gioia e con un senso di presenza straordinario, mai avuto prima. Stavo viaggiando, volando, al di sopra di tutto il creato e parlavo con Mio PADRE, Nostro PADRE, come se stessimo continuando il Nostro Colloquio da sempre, che mi guidava e a me Si rivolgeva con una voce cosi calda da farmi sentire, in tutto me stesso, il Suo Immenso Amore Paterno.

Mi stava offrendo di scegliere: “Ecco, Figlio Mio, guarda. Scegli tu dove vuoi andare”.   (Il senso era di prossima esperienza di Vita).

Sentivo il Suo immenso Amore Paterno nella Sua Offerta e che si riferiva a tutto cio’ che era al di sotto di Noi e che avevamo appena iniziato a vedere, la mia sensazione, forte, era che avevamo ancora molto da sorvolare e vedere prima di scegliere.   Ma!   Subito io risposi: “No, PADRE. Io non voglio andare. Io voglio tornare”. 

“Voglio tornare per Felicia, perche’ lei soffrirebbe molto e per il mio non ritorno e per tutte le difficolta’ in cui si verrebbe a trovare a causa di ... .   TU lo sai PADRE.   Lei non merita cosi tanta sofferenza!”  

“E visto che torno (in dietro) voglio operare per la realizzazione dell’ “Unione di Tutte le religioni nel “SIGNORE DIO PADRE”  cosi da porre fine per sempre a quell’insensata divisione che e’ la vera causa di tutti i mali dell’Umanita’ intera.   Che ne dici PADRE?   Non mi sembra difficile smascherare tutte le non verita’, le omissioni, dannosi insegnamenti, false interpretazioni dei numerosi e vari insegnamenti allo scopo di mantenere l’uomo nel buio e nella paura per poterlo dominare.   Posso farlo, visto che torno.   Non c’e’ altro che io possa veramente fare.   Non c’e’ altro motivo per cui voglio tornare.   TU lo Sai!”

A questo punto il “SIGNORE DIO PADRE” mi dice: “Sai cosa significa “Prediletto”?”     “Prediletto e’ il Figlio che chiede, si dedica, ad aiutare i Fratelli per il loro Risveglio, affinche’ ricordino/sappiano che sono anch’Essi Miei Diretti Figli, ed anche se sono Figli dei Figli dei Figli, anch’essi sono Miei FIGLI perche’ da ME GENERATI”.

Improvvisamente, cosi mi sembra nel ricordo, mi trovo, in un luogo  completamente diverso, di fronte una grande moltitudine di Fratelli ed “altri” (che non sono piu’) che si scagliano inveendo contro di me accusandomi di molte cose.   Inizia il grande processo nel Tribunale Celeste, ...... ecc. ecc.

Scrivo “il grande processo” perche’, in verita’,  di processi non ve ne sono molti (come falsamente ci viene insegnato) e quelli che vengono fatti sono richiesti dai Fratelli e dagli “altri”,  mai da NOSTRO PADRE, come falsamente ci insegnano.     NOSTRO PADRE non ci giudica mai, ma ci lascia sempre  Liberi nella nostra Volonta’ e ci dona TUTTO SE’ STESSO, sempre ed a tutti, senza alcuna distinzione. Le distinzioni sono operate dai Fratelli, sia nel senso piu’ alto e positivo che piu’ basso e meno positivo.

Per dare ancora meglio l’idea della Straordinarieta’ della mia esperienza, non so’ se unica, ma certamente non si e’ sentito-scritto-letto molto in merito alla varieta’-complessita’-profondita’ di cio’ che ho vissuto ed assorbito;  aggiungo in un modo molto succinto un’altra esperienza vissuta in quelle 6 giornate.

Mi trovavo in un altro momento di grande presenza, espansione di coscenza, profonda Pace avvolto/abbracciato dall’immenso AMORE PATERNO (simile a quello descritto precedentemente) quando all’improvviso/istantaneamente/come in un lampo, mi ritrovai nel piu’ assoluto buio senza alcun punto di riferimento esterno, E , cio’ che e’ stato maggiormente terrorizzante per me (perche’ ho sempre saputo di non essere solo ed ho sempre sentito il SIGNORE DIO PADRE a me accanto), soprattutto senza alcun riferimento/appiglio  interiore.       Cio’ mi ha fatto vivere una disperazione cosi profonda, senso di non esistenza, solitudine assoluta come se nulla esistesse ne’ fosse mai esistito; l’unica cosa che avvertivo era un qualcosa  come una fievolissima e precaria fiammella di una candela che poteva spegnersi da un momento all’altro.   Iniziai a sentirla dopo un po’ dell’assoluta disperazione, e dopo ancora un po’ iniziai ad avere un debole e lontanissimo ricordo che c’era un qualcuno o qualcosa a cui mi aggrappavo e che mi aveva sempre aiutato, ma non riuscivo assolutamente ad averne memoria.   Sentivo che c’era ma non sapevo chi o cosa fosse. Dopo un bel po’ di tempo in questa terribile disperazione/solitudine e paura inizia a sentirmi un microscopico essere ed iniziavo ad avvertire dei lievissimi  movimenti,  ma nulla vedevo perche’ ero ancora nel piu’assoluto buio esterno ed interno.

La sofferenza era terribile (non posso associarla a nulla a cui, anche lontanamente, possa associasrlo per poterlo anche minimamente minimamente.   Dopo altro tempo trascorso cosi e nel disperato continuo tentativo di ricordare quella cosa che, unica, mi poteva salvare da quello smisurato dolore, iniziavo a sentire di avere un coprpo un pochino piu’ grande e che vivevo sotto/nella terra della quale mi nutrivo.  Dopo ancora del tempo iniziai a sentire di muovermi nella terra e di essere un piccolo verme e si aggiunse la paura di essere magiato ad ogni millimetro di avanzamento nella terra.  Poi iniziai a sentirmi piu’ grandino, un lombrico che si muoveva un pochino piu’ liberamente ed anche in piccoli tunnel sempre con il terrore di essere mangiato ad ogni minimo  avanzamento.  Iniziai poi a sentirmi un  animaletto con delle zampette ed a volte intravedevo dei fievoli bagliori di luce,  mentre  costante erano  la paura di essere mangiato  e la ricerca interiore di quel qualcosa/qualcuno che solo mi avrebbe salvato.  Cosi andando, via via, sono stato un po’ tutti gli animali (pesci, rettili, uccelli, mammiferi) man mano sempre piu’ evoluti.  Mi accompagnavano sempre la paura di essere mangiato e l’inarrestabile sensazione che c’era chi potesse salvarmi da quella terribile insicurezza/paura/precarieta’ e sofferenza.  Iniziai finalmente ad avere una cosa piu’ chiara, nella mente,  che consisteva nel lontanissimo ricordo che ad UNO, estremamente grande,  in passato mi rivolgevo sempre e che sarebbe stata la mia unica salvezza;  ma ancora non avevo la minima idea di chi fosse.  Passai ad avere un corpo umano ed anche se non avevo piu’ quella forte paura di essere mangiato, rimanevano in me un senso di solitudine/insicurezza anche se meno forti.  La mia attenzione si concentrava sempre piu’ sul ricordare chi mi aveva sempre aiutato e non riuscivo ancora ad avere la minoma idea di chi Egli fosse.  Poi all’improvviso mi sorpresi a balbettare nella mente “PA...PA...PA...PA...DRE! ...PADRE! si!!! PADRE!!!!

Si!  Questo mi ha sempre aiutato;  mi e’ stato sempre vicino!   Concentrandomi sul significato di questa Parola, piano piano incominciai a ricordarmi chi fosse e quanto nella mia precedente vita, io,  a LUI mi sia rivolto e quanta Sicurezza/Aiuto/ed Amore mi aveva sempre dato in qualsiasi situazione/luogo mi trovassi e qualsiasi cosa avessi fatto.  Divenni certo di tutto cio’ e sentivo sempre piu’ il bisogno di LUI e continuai a ripetere mentalmente semppre PADRE! PADRE! PADRE!     Iniziai quindi ad avere piena coscenza che  MIO PADRE   E’ anche  IL PADRE di TUTTI!    Iniziai ora a Sentirlo  come il “SIGNORE DIO PADRE”  e ripetevo nella mia mente sempre “SIGNORE DIO PADRE”.   Dopo poco, fulmineamente mi ritrovai al momento immediatamente precedente dell’inizio di questo inimagginabile/ incredibile Viaggio/Vita.     Risentii immediatamente quella  “grande presenza, espansione di coscenza, consapevolezza,  profonda Pace e avvolto/abbracciato dall’immenso AMORE PATERNO”. 

NOSTRO PADRE  mi disse: “Figlio MIO, ho voluto farti direttamente vivere la terribile condizione in cui vivono coloro che piu’ non sono, ed anche  farti  vivere (essere)  le varie forme di vita che sono sulla terra.”

Qui mi fermo, e’ difficilissimo continuare  ora,    ma,

per dare meglio l’idea  della varieta’/straordinarieta’ della mia esperienza in quei 6 giorni;

ora dovrei descrivere cio’ che e’ accaduto e al mio corpo esternamente (testimoni Medici, Infermieri e compogni di camera) e, soprattutto, internamente, interiormrnte/mentalmente ed energeticamente/spiritualmente.

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