Durante questo stato di alterazione o abolizione della coscienza, si verifica una precisa fenomenologiai che sembra essere comune tra tutti i soggietti indipendentemente dalla loro dislocazione geografica dalla loro cultura o religione:
- spegnimento degli stimoli sensoriali o arretramento in uno spazio anteriore, consapevolezza del morire
- distacco dal corpo (“autoscopia”possibilità di osservarsi dall’esterno) che appare come una forma vuota, interessato stupore, distacco dalle emozioni e dai pensieri, percezioni amplificate
- percezione di uno spazio buio o di un tunnel, in fondo al quale si intravede distintamente una luce
- raggiungimento di una sorta di “confine” in cui l’esperienza materiale si interrompe
- immersione dell’individualità in una dimensione cosmica, (assenza di tempo) una coscienza unitiva dilatata omnicomprensiva in cui si percepisce ordine armonia perfezione, esperienza di profonda beatitudine
- incontro con parenti e amici o “esseri” spirituali comunicanti sensazioni di totale amore ed accettazione
- rivisitazione della propria vita terrena (life review) in forma olografica. In questa fase il soggetto riesperimenta emozioni e sentimenti vissuti in determinati momenti significativi della sua esistenza ed è in grado di sentire personalmente l’impatto emotivo delle sue azioni percepite dalle persone direttamente coinvolte (rilettura etica delle esperienze, assenza di giudizio o punizione)
- ritorno alla vita terrena accompagnato da forte rimpianto
- rientro nel corpo fisico associato a sofferenza e frustrazione e rimpianto.