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Stefano

Arresto cardiaco di cinque minuti. (Documentato da refertato in cartella clinica). Completamente scoagulato, per abuso di antinfiammotori, perdo i sensi metre mi somministrano una trasfusione di plasma.

Lascio il mio corpo, lo vedo da lontano tra il trambusto dei medici e degli infermieri che si prodigavano per farmi riprendere. Poi la fluttuazione, in una dimensione spazio temporale mai vissuta prima, una sorta di campo magnetico, in cui venivo attratto. Erano presenti altri "corpi" fluttuanti i cui unici connotati "umanoidi" erano la testa e le braccia, lunghissime, fluttuose, estensibili. Un lungo tunnel attraversato da "fulmini" intermittenti che interrompevano la brillantezza della luce posta in fondo verso la quel venivo inesorabilmente attratto.

Riconosco in alcune di quelle figure tantissimi congiunti già defunti, tre dei quali in maniera nitidissima e che interagiscono con me. Per primo Pietro, mio compagno di staffetta in atletica, morto prematuramente, che mi spinge a correre insieme a lui verso la luce: "Dai Stefano puoi farcela anche tu",,,,,poi i miei genitori vicino una staccionata: Mamma seduta di fronte a me, Papà di fianco, con un solo braccio poggiato alla staccionata e l'altro con la mano alzata facendomi segno di fermarmi. "Guardati dietro, guardati dietro, STRONZO (parole testuali)". Mi voltai riconoscendo una luce uguale a quella che i si parava di fronte , posta ai piedi del tunnel che si presentava sub-orizzontale, in leggera salita.

Nel voltarmi mi resi contro che Pietro non c'era più e che papà mi aveva letteralmente "spinto" verso il basso, precipitando verso il mio corpo, rientrando nel mio corpo, quasi ne fossi stato "risucchiato".

Nel risvegliarmi avvertii il fastidio del tubo che mi avevano infilato in gola nella speranza che riprendessi a respirare, e del corpo sudato e freddo. Mi sono risvegliato senza riportare alcun danno fisiologico, ero presente a me stesso ed ero in grado di alimentarmi da solo. Dopo pochi giorni cambiai reparto e cominciai a camminare con le mie gambe ed i miei piedi, come se nulla fosse accaduto. E' la prima volta che ne parlo, dopo aver letto migliaia di testimonianze ed aver indagato sulla mia intelligenza emotiva, che presumo possa essere stata l'artefice della mia sopravvivenza, viva, anche senza ossigeno al cuore. 

Tutto ciò è accaduto il 1/5/2023 sono stato dimesso il 1/06/2023, recentissimo.

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