Sara
Il 22 febbraio del 2007, ho subito un intervento in day hospital, per asportare una cisti al polso destro.
Sapevo che mi avrebbero fatto un'anestesia locale e così fecero, ma io ero inquieta, mi sembrò opportuno fare domande ai medici perché li sentivo discutere, sembrava fossero in disaccordo su qualcosa.
Mi dissero di stare calma e di lasciarli lavorare, ma poi persi conoscenza.
Dopo l'intervento non riuscivo a risvegliarmi, cercavo con molta fatica di reagire, ci ho provato più volte dopodiché decisi di arrendermi.
Fu in quel momento che mi ritrovai in una dimensione nuova. Vidi una luce potente, immensa, che mi attirava a sé e io, che desideravo essere unita e avvolta in essa, sentivo come una sensazione di pura verità e conoscenza totale, come una condizione che "finalmente avevo raggiunto", come se fossi consapevole che quella luce mi stava aspettando e che, in quel momento, si era compiuta l’attesa.
Fu allora che percepii “quella" come la vita reale e considerai la vita che fino a quel momento avevo esperito come una dimensione surrogata.
Sentivo una pace e una sensazione di totale pienezza di verità e di conoscenza e il desiderio di stare in quella condizione.
Poi sentii mio marito, parlava con il personale dell'ospedale preoccupato perché dopo diverse ore dall’intervento, non riuscivo a riprendere conoscenza. Mi chiamavano, dicevano che mi dovevo svegliare, ma io non ce la facevo e mi sentivo bloccata, non riuscivo ad aprire gli occhi, a muovermi e a parlare. Mio marito disse: "devi alzarti, i bambini stanno aspettando che torni”.
Così mi ricordai dei miei bambini. Mi vidi mentre mi alzavo in volo, e dall’ospedale, raggiunsi la casa dove abitavamo, noi e la famiglia di mia cognata, (a lei avevo lasciato i bimbi). Vidi i bambini che giocavano e pensai che mi stavano aspettando. Poi sentii l'infermiera che diceva ad alta voce: "Signora svegliati, forza, dai!”. Così, con immensa fatica, riuscii ad aprire gli occhi, andare in bagno, a rivestirmi (con l'aiuto di mio marito) e ad andare via dall’ospedale per tornare a casa.